Negli ultimi anni, la valutazione dei rischi sul lavoro è diventata un tema sempre più importante per garantire la sicurezza dei lavoratori. Identificare e prevenire i pericoli sul posto di lavoro è una responsabilità fondamentale dei datori di lavoro, ma anche degli stessi lavoratori. In questo articolo esploreremo le metodologie e gli strumenti per la valutazione dei rischi sul lavoro, in modo da comprendere meglio i meccanismi per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto.
L’importanza della valutazione dei rischi sul lavoro
La valutazione dei rischi è la prima misura generale di tutela dei lavoratori; si tratta di un processo di fondamentale importanza per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro. Tale valutazione consiste nell’analisi di tutte le attività lavorative che possono rappresentare un potenziale danno per la salute, compresi i materiali, le apparecchiature, i metodi e le prassi lavorative. Lo scopo principale della valutazione dei rischi è quello di eliminare o ridurre al minimo tutti i rischi esistenti, prevenendo gli infortuni e migliorando continuamente e progressivamente i livelli di sicurezza sul luogo di lavoro. La gestione adeguata dei rischi sul lavoro è un dovere del datore di lavoro, che è tenuto a predisporre tutti gli interventi più adeguati in materia di salute e sicurezza del lavoro. Il fine fondamentale della valutazione dei rischi è quella di determinare le azioni necessarie per prevenire i rischi professionali, fornire ai lavoratori una formazione adeguata, predisporre l’organizzazione e i mezzi necessari per attuare le misure preventive. Possiamo individuare due tipologie di rischio:
- Rischio infortunio, ovvero, il rischio di incorrere in un danno che ha cause riconducibili allo svolgimento della propria mansione;
- Rischio igienico, ovvero, il rischio di incorrere in un danno alla salute dovuto all’esposizione prolungata con un agente chimico, fisico o biologico.
Pericolo e rischio: quali sono le differenze?
La distinzione tra pericolo e rischio è fondamentale per una corretta valutazione dei rischi sul lavoro, come previsto dal D.lgs.81/08. Il pericolo rappresenta una situazione potenzialmente dannosa per le persone o le cose, mentre il rischio indica la probabilità che si verifichi un evento dannoso a seguito dell’esposizione a un determinato fattore. Ogni lavoratore può essere esposto a un pericolo, ma la responsabilità di garantire la sicurezza in azienda è del datore di lavoro. La valutazione del rischio deve considerare la combinazione tra la pericolosità e la magnitudo del danno possibile per definire i tre livelli di rischio: accettabile, tollerabile e inaccettabile.
Tre livelli di rischio: accettabile, tollerabile, inaccettabile
La valutazione dei rischi sul lavoro prevede l’individuazione e la registrazione dei pericoli presenti nel luogo di lavoro. I dati raccolti sono poi utilizzati per determinare il livello di rischio associato ai vari pericoli. In base alle conclusioni a cui si giunge, si possono individuare tre livelli di rischio: accettabile, tollerabile e inaccettabile. Un rischio accettabile è talmente ridotto da poter essere considerato praticamente nullo, mentre un rischio inaccettabile è così elevato da richiedere la rimozione immediata della condizione di rischio dall’ambiente di lavoro. Un rischio tollerabile è invece un rischio non nullo ma che può essere gestito attraverso misure di prevenzione e protezione.
Obblighi delle aziende secondo il D.lgs.81/08
Secondo il D.lgs.81/08, le aziende sono obbligate ad effettuare una valutazione dei rischi presente sul posto di lavoro. Si tratta di un obbligo del Datore di Lavoro non delegabile, che mira a individuare i pericoli e i rischi che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. A tal fine, il datore di lavoro, può avvalersi di figure professionali esterne che potranno collaborare con lui per poter valutare al meglio i rischi. Inoltre, le aziende devono adottare misure di protezione e prevenzione adeguate al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi riscontrati durante la valutazione. Tale obbligo non solo è legale ma illustra anche un dovere nei confronti dei lavoratori e dell’ambiente. La valutazione deve essere eseguita secondo modalità ben precise, mediante un’analisi accurata e un monitoraggio costante sul posto di lavoro. Grazie alle sue specifiche conoscenze, il Medico Competente aziendale collabora alla valutazione dei rischi, con il datore di lavoro, il RSPP (Responsabile del Servizio di prevenzione e Protezione), e l’RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), occupandosi di:
- effettuare sopralluoghi all’interno dei luoghi di lavoro per poter acquisire informazioni in merito ai rischi presenti in azienda;
- interagire con i lavoratori per venire a conoscenza di eventuali cambiamenti inerenti l’organizzazione lavorativa;
- predisporre il monitoraggio biologico;
- individuare i lavoratori sottoposti a controllo sanitario e indicare al datore di lavoro quali tra loro siano esposti a rischi per la salute;
- partecipare alle riunioni periodiche con il datore di lavoro, RSPP e RLS al fine di ottenere informazioni per mantenere sempre aggiornato il protocollo sanitario.
Incendio, rumore, esposizione ad agenti chimici, e altro
La valutazione dei rischi sul lavoro deve tener in considerazione tutti i pericoli presenti nei luoghi di lavoro. Tra i rischi oggetto di valutazione si trovano gli incendi, i rumori e l’esposizione ad agenti chimici. Per quanto riguarda gli incendi, la valutazione deve considerare la presenza delle fonti di combustione, l’eventuale presenza di liquidi infiammabili e le vie di fuga per i lavoratori. Per quanto riguarda i rumori, la valutazione deve considerare i livelli di esposizione dei lavoratori e le possibili conseguenze sulla salute. Per l’esposizione ad agenti chimici, la valutazione deve considerare le sostanze utilizzate nelle attività lavorative e i possibili effetti sulla salute dei lavoratori. Altri rischi oggetto di valutazione includono infortuni legati all’uso di macchinari e attrezzature, cadute e stanchezza dovuta a carichi di lavoro eccessivi.
Procedura di analisi e monitoraggio per la valutazione dei rischi
La procedura di analisi e monitoraggio per la valutazione dei rischi è essenziale per individuare i pericoli presenti nell’ambiente di lavoro e attuare le misure di prevenzione e protezione adeguate. È bene rivolgersi sempre ad aziende specializzate per avere un servizio completo e rigoroso per la valutazione dei rischi, tenendo conto delle normative applicabili e della buona tecnica prevenzionistica. Adottando una tecnica ricognitiva mista, che combina liste di controllo ed esperienza tecnica, si valutano tutte le possibili variabili per elaborare una relazione completa con i criteri adottati. Questo permette di creare un ambiente di lavoro sicuro e a norma di legge, migliorando anche la produttività della propria azienda. I criteri di valutazione dei rischi sono molti e prendono in considerazione diversi aspetti, come il tipo di ambiente di lavoro, le caratteristiche del processo produttivo, le attrezzature impiegate, le sostanze e i preparati chimici, la sistemazione delle varie aree di lavoro e lo stress lavoro-correlato. La valutazione dei rischi si concretizza con la stesura di un apposito documento, al cui interno non può mancare il programma delle misure ritenute opportune per garantire un miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.
Documento di valutazione dei rischi e firma del datore di lavoro
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è obbligatorio per ogni Datore di Lavoro e serve ad individuare e prevenire i pericoli presenti sul luogo di lavoro. Ma come funziona la sua firma? Il datore di lavoro è l’unico responsabile a partire dalla compilazione del documento fino alla sua firma, che ne attesta la completezza e l’aderenza alle normative vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La firma deve essere apposta secondo modalità e tempistiche ben precise, sancite dalla legge. Sotto il profilo operativo, il DVR deve essere trasmesso all’INAIL (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) o all’organo di vigilanza competente a seconda della tipologia aziendale. In conclusione, è importante ricordare che la responsabilità del DVR è individuale e inalienabile e che la firma del datore di lavoro sancisce l’importanza della tutela dei lavoratori.
Fattori di rischio soggetti a norme particolari
I fattori di rischio soggetti a norme particolari rappresentano un’importante area di attenzione nella valutazione dei rischi sul lavoro. Tra questi vi sono il cloruro di vinile monomero, il piombo, l’amianto, il rumore, la movimentazione manuale dei carichi, le attrezzature munite di videoterminale, gli agenti cancerogeni, gli agenti biologici e le ammine aromatiche. Per queste specifiche situazioni sono previste dei precisi obblighi di legge in materia di prevenzione e protezione, nonché di formazione dei lavoratori e di gestione corretta delle attrezzature e dei materiali. È quindi fondamentale per le aziende essere consapevoli di tali fattori di rischio e gestirli in modo appropriato per garantire la sicurezza e la tutela della salute dei propri dipendenti.
Disposizioni per l’organo di vigilanza e trasmissione del DVR
L’organo di vigilanza ha il compito di garantire il rispetto delle norme di sicurezza sul posto di lavoro e di verificare che venga effettuata la valutazione dei rischi. Per questo motivo, le disposizioni prevedono che il documento di valutazione dei rischi debba essere trasmesso all’organo di vigilanza competente. Questo documento deve essere aggiornato almeno una volta all’anno e ogni volta che vi sono modifiche significative alle condizioni di lavoro. Inoltre, l’organo di vigilanza ha il diritto di chiedere al datore di lavoro di fornire ulteriori informazioni o di adottare misure di prevenzione supplementari, se necessario. La trasmissione del documento di valutazione dei rischi è dunque un’importante misura a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.