Le aziende devono nominare almeno un Preposto, secondo l’art. 18 del Decreto Legislativo 81/08; deve esserci dunque un atto scritto, considerando l’effettiva possibilità di svolgere la vigilanza. E’ necessaria una presenza reale sul posto di lavoro, in modo da intervenire in caso di comportamenti non sicuri da parte dei lavoratori. Il Preposto potrebbe infatti interrompere immediatamente l’attività lavorativa in caso di pericolo. Nelle aziende medio-grandi vengono nominati più preposti alla sicurezza, di solito scelti tra i capi-squadra.
Preposto: quali sono i compiti in materia di sicurezza?
La figura del Preposto è affrontata all’art.19 del D.lgs.81/08, che definisce i suoi obblighi, tra cui quello principale di “sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro“. Non deve però sorvegliare interrottamente; il suo compito è quello di garantire che vengano eseguite in sicurezza le varie mansioni da parte dei lavoratori, eventualmente con l’impiego di opportuni DPI (Dispositivi di Protezione Individuale). Se in un’azienda vi sono più Preposti, devono cooperare e fare in modo che i provvedimenti di sicurezza siano attuati uniformemente tra i vari settori o gruppi di lavoro.
Vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza
Il Preposto deve supervisionare affinché i lavoratori si attengano agli obblighi di legge, alle direttive impartite dal Datore di Lavoro e dai Dirigenti, anche in relazione all’uso dei DPI. Se il Preposto nota condotte non conformi ha l’obbligo di correggerle, dettando le istruzioni necessarie per ripristinare lo status di sicurezza. Qualora il comportamento del lavoratore non cambi nonostante le istruzioni emanate, il Preposto deve sospendere l’attività e riferire la situazione ai propri superiori; tale potere di intervento immediato è infatti uno degli aspetti più importanti di questa figura, che interviene in prima linea nella prevenzione degli infortuni. Si fa presente che gli infortuni sul lavoro devono essere denunciati all’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro).
Il Preposto può essere una persona esterna all’azienda?
Il Preposto deve essere fisicamente presente sul posto di lavoro per adempiere opportunamente al proprio incarico; non è un soggetto esterno all’azienda, che non conosce il sito. Potrebbe anche allontanarsi dall’ambiente in cui operano i lavoratori, effettuando altri compiti; non vi è dunque l’obbligo di una presenza costante. Non si tratta di un guardiano fisso: deve in ogni caso effettuare una vigilanza attiva sull’attività dei lavoratori, per intervenire in caso di modalità operative scorrette, al fine di assicurare la sicurezza sul lavoro, tutelando l’incolumità dei lavoratori. Deve sorvegliare affinché vengano rispettate le misure di sicurezza impartite dal Datore di Lavoro e dai Dirigenti, in modo che i lavoratori non creino situazioni pericolose per sé e per gli altri; a tale scopo è prevista una supervisione assidua ed efficace, per evitare condotte pericolose dei dipendenti. Deve esserci in particolare molta diligenza nelle circostanze di maggior rischio o quando vengono impiegati macchinari piuttosto pericolosi, ma sarebbe impossibile una verifica costante ed ossessiva di ogni singolo operato del lavoratore (risulterebbe in contrasto con l’organizzazione delle attività e con la stessa autonomia dei lavoratori).
Corsi per diventare Preposto: ogni quanto seguirli?
Devono essere frequentati corsi obbligatori per Preposti della durata di 8 ore, in materia di salute e sicurezza sul lavoro (è previsto un aggiornamento biennale di 6 ore). La formazione può essere erogata in aula o in modalità videoconferenza (in diretta con i docenti). Ciò è indispensabile per rendere i Preposti a conoscenza delle proprie responsabilità, e include i seguenti argomenti:
- sistema di prevenzione aziendale;
- fattori di rischio sul posto di lavoro;
- infortuni mancati;
- valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza;
- azioni preventive e protettive;
- obbligo di vigilanza per l’osservanza della legge e delle direttive impartite dal Datore di lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Coordinamento tra Preposto e le altre figure della sicurezza
Il Preposto deve rapportarsi con il Datore di Lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), i Dirigenti, per riferire prontamente situazioni critiche. La sicurezza va organizzata: devono esserci momenti di confronto tra queste figure. Nei contesti complessi (lavori su turni, diverse sedi operative, ambienti dinamici), è bene predisporre una vigilanza che garantisca copertura idonea per le attività a rischio. Particolare attenzione deve essere rivolta alle attività pericolose e a quelle straordinarie: in queste circostanze occorre una presenza scrupolosa, per prevenire eventuali infortuni.
Lavoratori che vengono inviati fuori sede senza un Preposto
Quando un lavoratore o più lavoratori devono spostarsi presso una sede differente da quella operativa ordinaria a compiere dei lavori in assenza di un Preposto, il Datore di Lavoro dovrà assicurare un sistema di vigilanza da parte di un preposto “itinerante”, in mancanza del quale, il ruolo dovrà essere ricoperto dallo stesso Datore di Lavoro. Si fa presente che se in un’azienda nessuno vuole ricoprire il ruolo di Preposto, sarà il Datore di Lavoro, tenuto conto della propria organizzazione aziendale, nonché del grado di pericolosità delle operazioni da effettuare, ad assumere il controllo come Preposto.
La sicurezza sul lavoro va organizzata
In ogni azienda ci sono diverse persone (non solo il Preposto) coinvolte in merito alla salute e alla sicurezza:
- RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione): mette a punto le misure preventive e protettive in azienda;
- RLS (Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza): viene scelto dai lavoratori, come “portavoce” per riferire al Datore di Lavoro qualsiasi problema inerente la salute e la sicurezza sul lavoro;
- Medico Competente aziendale: la nomina non è sempre necessaria, dipende dall’entità dei rischi ai quali sono esposti i lavoratori (in caso di rischi significativi deve essere effettuata la sorveglianza Sanitaria);
- Dirigente (attua le direttive del Datore di Lavoro);
- Datore di Lavoro (ha la massima responsabilità dell’azienda in termini decisionali e di spesa).
Il Datore di lavoro e i Dirigenti, quali soggetti su cui ricade l’obbligo del controllo in tutte le sue sfaccettature, devono assicurare che il Preposto sia in grado di ricoprire il proprio ruolo in uno specifico contesto. L’obiettivo è quello di salvaguardare i dipendenti da possibili infortuni e patologie lavoro-correlate: il Preposto deve infatti assicurarsi del rispetto delle misure di sicurezza; a tal fine deve conoscere bene le attività aziendali da monitorare. E’ dunque una figura diversa dal Datore di Lavoro e dal Dirigente. Nelle imprese con un solo dipendente, quest’ultimo non va di certo a controllare se stesso: in questo specifico caso è il Datore di Lavoro che lo controlla. Il Preposto può quindi coincidere con il Datore di Lavoro solo in casi eccezionali.