La mammografia non è né rischiosa né troppo costosa in termini di tempo e denaro.
Il dialogo con il medico è di fondamentale importanza per la prevenzione del tumore al seno: si devono riferire in tempo eventuali anomalie riscontrate mediante l’autopalpazione del seno.
L’esito dell’esame va conservato con estrema cura e presentato ad ogni successivo controllo.
La frequenza del controllo dipende dall’età.
Tra i 20 e i 39 anni si consiglia l’ecografia mammaria, un esame innocuo per l’organismo. E’ un controllo ad ultrasuoni da effettuare ogni 3 anni.
Tra i 40 e i 49 anni è preferibile effettuare la mammografia ogni 2 anni.
La mammografia è molto importante dopo i 50 anni: è consigliabile eseguirla una volta l’anno, dato che aumenta il rischio di contrarre il tumore al seno.
Come riconoscere il tumore al seno?
Purtroppo nella maggior parte dei casi quando la paziente manifesta i sintomi caratteristici di un tumore alla mammella, si è già in una fase avanzata.
Il segnale più comune è costituito dalla percezione tattile di un nodulo, anche se bisogna sottolineare che non tutti i noduli sono maligni.
Per questo motivo qualsiasi nuovo nodulo dev’essere visionato da uno specialista.
Vi sono poi anormalità del seno che non si sentono al tatto che vengono riscontrate solo con la mammografia.
La prevenzione sul lavoro per il tumore
Il Medico Competente aziendale deve far presente al Datore di Lavoro le mansioni che possono essere svolte in azienda dalla donna affetta dal tumore.
Deve essere ammessa una temporanea modifica delle funzioni, per facilitare la donna lavoratrice.