L’importanza della prevenzione dell’alcol sul posto di lavoro
L’assunzione di alcol è un fenomeno che riguarda tutte le età e ogni ambiente di vita. I rischi per la salute legati al consumo eccessivo di alcol sono numerosi. Nelle aziende, dove le condizioni fisiche e psichiche dei lavoratori sono necessarie per garantire la propria sicurezza e quella degli altri, l’abuso di alcol crea situazioni di forte rischio. Negli ultimi anni la normativa relativa alla prevenzione e sicurezza sul lavoro è andata modificandosi, affrontando gli aspetti legati al rischio aggiuntivo di comportamenti individuali scorretti, tra i quali l’assunzione di alcolici. Il legislatore ha introdotto il divieto di assunzione nella attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro, con la possibilità di effettuare controlli ai lavoratori, e ha previsto, nell’ambito della sorveglianza sanitaria, la verifica dell’assenza di condizioni di alcol dipendenza. Il consumo di alcol costituisce dunque un rischio aggiuntivo nei luoghi di lavoro, legato alle abitudini del lavoratore, capace di comportare infortuni ed influire sul clima lavorativo. Sono i superiori a dover prendere i giusti provvedimenti contro l’abuso di sostanze perché sono proprio loro i responsabili della sicurezza dei loro dipendenti e devono perciò fare tutto il possibile per ovviare a incidenti.
È chiaro quindi che si deve evitare l’assunzione di alcol nei luoghi di lavoro, ma occorre che tale certezza sia fatta propria da ogni componente dell’organigramma aziendale, dal lavoratore al Datore di Lavoro:
- il lavoratore per salvaguardare la propria salute;
- il Datore di Lavoro perché puntare sulla prevenzione avrà come ritorno una maggiore efficienza lavorativa, riduzione dei costi legati a infortuni, malattie, incidenti, ecc.
Il lavoratore non deve mettersi in uno stato che possa esporre sé stesso o altri lavoratori in eventuali pericoli. Dal momento che il consumo di bevande alcoliche o l’assunzione di stupefacenti rappresenta un pericolo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, la normativa vigente impone degli obblighi sia al Datore di Lavoro sia al lavoratore. Il contesto lavorativo rappresenta l’ambiente adatto per realizzare iniziative volte a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e promuovere l’adozione di corretti stili di vita. Ruolo fondamentale riguardo la prevenzione in materia di alcol e droga sul lavoro è svolto dal Medico Competente aziendale; questa figura deve supportare il Datore di Lavoro e tutto il sistema volto alla valutazione dei rischi e alla messa a punto delle misure preventive più adeguate per tutelare al meglio i dipendenti. Il Medico Competente valuta l’idoneità lavorativa dei lavoratori, sulla base della realtà lavorativa in cui operano, limitando/vietando attività ritenute dannose. La Normativa vigente in Italia obbliga le aziende ad un accurato controllo sui lavoratori che svolgono attività che mettono a rischio loro stessi e gli altri. Le aziende, tramite il Medico Competente, devono provvedere al controllo alcolimetrico e a tutti gli accertamenti sanitari preventivi e periodici in merito; devono inoltre provvedere al rispetto del divieto di assunzione di bevande alcoliche e superalcoliche, incaricando formalmente i dirigenti o i preposti, con funzione di vigilanza. A scopo preventivo i lavoratori devono seguire corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro.
Come si rileva l’assunzione di alcol?
Devono essere messi a disposizione tutti gli strumenti necessari per la rilevazione dell’assunzione di alcol in ambiente lavorativo, che può avvenire tramite:
- misurazione ematica;
- misurazione nell’aria alveolare (mediante l’uso dell’etilometro);
- alcol test salivare (si tratta di particolari sticks, volti a rilevare in pochi minuti l’eventuale assunzione di alcol).
L’etilometro professionale è quello più utilizzato, ed è in grado di salvare e stampare il risultato del livello di alcolemia. Gli etilometri sono in grado di fornire un risultato immediato, con un referto in tempo reale sulla positività o meno del Lavoratore sottoposto all’esame. Nei casi di sospetta assunzione di alcol o sostanze psicotrope, tuttavia, il datore di lavoro può allertare il Medico Competente che ha facoltà di svolgere ulteriori test rapidi senza preavviso sul posto di lavoro, durante il turno lavorativo. In tale contesto, le analisi del sangue possono aiutare i medici ad individuare e monitorare correttamente i disordini legati all’abuso di alcolici e superalcolici. Questi esami contribuiscono a valutare il profilo tossicologico e la presenza di disturbi al fegato legati ai problemi di alcolismo. Nel corso di queste analisi possono essere messe a punto anche altri fattori, quali l’anemia ed eventuali alterazioni degli elettroliti (come ad esempio i bassi livelli di potassio, calcio e magnesio). E’ bene effettuare le analisi sempre a digiuno da almeno 8-10 ore, in modo tale che il cibo non modifichi il risultato. Nell’arco di questo tempo è possibile solo bere una modica quantità di acqua. Si fa presente che esistono farmaci che potrebbero interferire con il risultato, dunque è sempre consigliabile riferire al medico competente aziendale se si stanno seguendo delle specifiche terapie. Chi svolge anche saltuariamente mansioni che prevedono l’obbligo dell’alcol test deve essere sottoposto a tali accertamenti; la normativa non prevede un limite temporale nello svolgimento delle mansioni a rischio. Vale inoltre il principio dell’effettività: non dovranno essere sottoposti ad accertamenti tutti quelli che, pur avendo frequentato specifici corsi di formazione, non svolgano effettivamente tale mansione.
Quali lavoratori non possono bere alcolici?
Il Decreto Legislativo 81/08 obbliga il Medico Competente aziendale a verificare che non vi siano lavoratori alcoldipendenti. Ricordiamo che devono essere sottoposti a test alcolimetrici coloro che operano in determinati settori di attività, indicati dall’Intesa Stato Regioni del 2006:
- guida di mezzi con patente B e superiori;
- attività sanitarie;
- edilizia;
- lavori con esposizione ad esplosivi;
- insegnanti;
- mansioni con obbligo del porto d’armi;
- lavori in cave e miniere.
Per tali mansioni è vietato bere alcolici prima di iniziare il turno di lavoro, durante l’orario di lavoro e in pausa pranzo.
Gli effetti dell’assunzione di bevande alcoliche
In base alle diversità metaboliche e fisiologiche tra sesso maschile e femminile le donne sono più vulnerabili all’alcol e raggiungono livelli di alcolemia più elevati con quantità inferiori di alcol consumato e li raggiungono facilmente. Considerando l’obbligo per i lavoratori che effettuano lavorazioni a rischio (trattate nell’accordo Stato-Regioni del 2006) di non assumere alcolici, quindi di non avere tracce di alcol nel sangue (alcolemia pari a 0), due bicchieri o unità alcoliche (24 grammi di alcol) per la donna e 3 bicchieri (36 grammi di alcol) per un uomo sono sufficienti per arrivare al limite di legge da non superare durante la guida per i cittadini non appartenenti alle categorie per le quali il Codice della Strada non consente l’assunzione di alcol (livello 0 di alcolemia).
Effetti a lungo termine sulla salute e sulla vita quotidiana
È bene ricordare che l’alcol etilico è una sostanza tossica e potrebbe recare tumori maligni a livello della cavità orale, faringe, laringe, esofago e fegato; ha la capacità di comportare dipendenza. Assumere alcolici è quindi un’azione a rischio; tale livello è basso se la persona beve dopo aver mangiato e a piccole dosi (meno di 20 g al giorno per le donne, meno di 40 g al giorno per gli uomini), ma potrebbe presentarsi una situazione dannosa/problematica con l’assunzione di dosi maggiori (più di 40 g al giorno per le donne, oltre i 60 g al giorno per gli uomini) comportando danni fisici, psichici o sul piano sociale. La dipendenza dall’alcol è un insieme di fenomeni fisiologici, comportamentali e cognitivi in cui alcol rappresenta una priorità nella vita del soggetto sempre maggiore rispetto a tante altre cose che prima reputava importanti. La caratteristica essenziale è il continuo bisogno di bere. Per quanto riguarda l’alcolismo cronico è bene distinguere la condizione di abuso alcolico, vista come compromissione dell’esistenza legata alle bevande alcoliche e superalcoliche, che interferisce con le comuni funzioni della persona, dalla dipendenza dall’alcol nella quale il soggetto è in una situazione di necessità in merito all’assunzione di alcolici, accompagnata da un’elevata capacità di tolleranza all’etanolo. Si fa presente che l’abuso di alcol nei lavoratori:
- aumenta il rischio di infortuni, in particolare durante lo svolgimento di lavori in altezza, guida di mezzi, richiesta attenzione/vigilanza, ecc.
- comporta danni a terzi;
- è responsabile di danni agli organi, data l’interazione di sostanze tossiche presenti nell’ambiente di lavoro;
- comporta problemi di produttività: errori riguardo l’esecuzione delle procedure di lavoro, danni ai macchinari, perdita della capacità lavorativa, necessità di assistenza ai familiari dei lavoratori con problemi alcolcorrelati.
I segnali dei lavoratori con problemi di alcol
Il consumo di droga in un ambiente di lavoro è una situazione particolarmente difficile da gestire. È importante essere in grado di riconoscere i segnali dell’abuso di alcol, come ad esempio:
- scarsa concentrazione e difficoltà di memoria;
- minore disponibilità ad assumere responsabilità;
- poca destrezza manuale;
- assenze frequenti;
- coinvolgimento molto più frequente della media in infortuni sul lavoro o in incidenti su strada;
- la persona evita di affrontare il discorso dell’alcol e della droga.
La dipendenza potrebbe manifestarsi con un atteggiamento iperattivo e mutevole. Le persone che consumano alcol tendono in genere ad assumere un comportamento molto energico e incostante.
Il lavoratore potrebbe essere sempre in movimento, senza mai concludere niente. Potrebbe inoltre agire irrazionalmente o avventatamente, senza pensare alle conseguenze.
La persona potrebbe anche avere una soglia di attenzione molto bassa e non dedicarsi a lungo ai progetti, dimenticare riunioni ed eventi importanti.