Cosa succede se inalo il batterio “Legionella”?

rischio legionella condizionatoriLa Legionella è un batterio che potrebbe trovarsi all’interno dell’impianto di condizionamento. Inalare tale batterio è pericoloso? Si, il soggetto potrebbe andare incontro alla legionellosi, che si manifesta in forma lieve, con una febbricola, tosse, dolori muscolari, oppure con una polmonite, nei casi più gravi. Secondo il Decreto Legislativo 81/2008, la Legionella è un agente biologico che rientra nel gruppo 2, cioè in grado di recare malattie nell’uomo. In ambito lavorativo, la Legionella rappresenta una rischio per la salute dei dipendenti che operano in luoghi con impianti di condizionamento. Si tratta di un vero e proprio problema sanitario, che colpisce principalmente soggetti con patologie croniche o debole sistema immunitario; da ciò l’importanza di attuare, da parte delle aziende, misure preventive adeguate per gli impianti idrici e di condizionamento.

Dove prolifera il batterio Legionella?

La Legionella si riproduce facilmente nell’acqua: il batterio è presente nei bacini idrici naturali (ad esempio fiumi e laghi); da questi habitat è in grado di penetrare in quelli artificiali: tubature di trasporto dell’acqua, serbatoi, fontane, piscine, impianti di condizionamento e riscaldamento, ecc. Il batterio però si trova maggiormente negli impianti di condizionamento e in quelli idrici. Tende a proliferare con alta probabilità lì dove vi sono incrostazioni, presenza di ruggine e ristagni. Devono stare all’erta le attività stagionali, quali hotel, campeggi e bed & breakfast (dove gli impianti non vengono utilizzati per diversi mesi). Nel caso in cui quindi una persona inali aerosol di acqua infetta dalla Legionella, potrebbe contrarre la Legionellosi. Tutti i luoghi di lavoro (ma anche le case) in cui vi è una certa probabilità di inalare acqua nebulizzata rappresentano un rischio per le persone di ammalarsi di legionella. Più piccole sono le goccioline che penetrano nelle vie aeree (soprattutto se inferiori a 5 micrometri), più queste sono pericolose perché raggiungono le basse vie respiratorie. La patologia fu scoperta in America nel 1976, ma oggigiorno ci sono ancora molti casi in Italia. Non tutti, però, sono a conoscenza di come si potrebbe contrarre. Il batterio non si trasmette da individuo a individuo, ma può diffondersi nell’ambiente mediante flussi di aerosol o di acqua infetta.

Legionella e danni per la salute dei dipendenti

L’esposizione al batterio Legionella può comportare due tipologie di problematiche sanitarie:

  1. La febbre di Pontiac: si manifesta dopo massimo 2 giorni dal contatto con il batterio; non va ad infettare i polmoni ed ha una durata media dai 2 ai 5 giorni. Il soggetto affetto avverte dei sintomi simili a quelli influenzali (malessere generale, cefalea e febbre).
  2. La polmonite da Legionella, detta anche “Malattia del Legionario” (o Legionellosi): ha un periodo d’incubazione dai 2 ai 10 giorni e colpisce i polmoni; chi ne è affetto avverte solitamente dei sintomi simili ad un’influenza, accompagnati da tosse, disturbi a livello respiratorio, dolori al petto e allo stomaco; è la tipologia più grave dell’infezione. Interessa in particolare gli uomini, con età superiore a 40 anni, e i fumatori, con patologie croniche dell’apparato respiratorio e con debole sistema immunitario.

Legionella e impianto di condizionamento

La Legionella potrebbe trovarsi negli impianti di condizionamento: è proprio qui che vi sono le circostanze ottimali per la proliferazione di questo pericoloso batterio. È bene che i Datori di Lavoro attuino idonee misure di prevenzione in merito, per quanto concerne gli impianti di condizionamento. In pratica, cosa occorre fare? Potrebbe essere necessaria la manutenzione degli impianti stessi, ma anche la pulizia e la disinfezione ad intervalli regolari. Per la gestione degli impianti è importante formare le persone coinvolte. Le condizioni di salute dei dipendenti sono una priorità, e prevenire quindi i rischi derivanti dall’inalazione della Legionella negli impianti di condizionamento è fondamentale per un luogo di lavoro salubre.

Legionella: normativa di riferimento

I Datori di Lavoro devono attenersi alle disposizioni della normativa vigente per prevenire la presenza della Legionella negli impianti di condizionamento: è loro obbligo far sì che vi sia un ambiente di lavoro sicuro. Osservare la normativa consente di prevenire e gestire al meglio i possibili rischi da Legionella. Le aziende tutelano i dipendenti tramite controlli periodici sulla qualità dell’acqua negli impianti di condizionamento. A livello preventivo cosa possono fare i Datori di Lavoro? Valutano il livello di rischio Legionella e implementano dei piani di gestione della Legionella; sono importantissime anche le prove periodiche per il monitoraggio negli impianti. Le Linee Guida per la Prevenzione e il Controllo della Legionellosi prevedono nelle attività stagionali l’esecuzione di campionamenti dell’acqua, disinfezione e pulizia prima di ogni riapertura.

Campioni d’acqua: la prevenzione della Legionellosi

Per evitare la presenza della Legionella negli impianti di condizionamento, è opportuno effettuare ad intervalli regolari dei test per il controllo della qualità dell’acqua. I campioni d’acqua ricavati dagli impianti vengono dunque esaminati (i tecnici devono usare dispositivi di protezione individuale (DPI)). Le analisi includono:

  • la coltura: consente di trattare il batterio in laboratorio per una accertamento definitivo;
  • l’immunocromatografia: è un metodo celere e facile per constatare la Legionella.

Monitorare regolarmente un impianto di condizionamento è importante per salvaguardare l’ambiente di lavoro e prevenire rischi sanitari. I campioni sono esaminati da laboratori competenti per identificare eventuali contaminanti.

Obblighi del Datore di Lavoro e formazione adeguata

Il Datore di Lavoro ha l’obbligo di prevenire la proliferazione della Legionella negli impianti di condizionamento; in che modo? Ciò include la pulizia e la disinfezione regolari degli impianti di condizionamento per eliminare possibili accumuli di sporcizia, che potrebbero favorire la crescita della Legionella. Inoltre, deve essere controllata continuamente la temperatura dell’acqua negli impianti, dato che la Legionella si sviluppa soprattutto a temperature comprese tra 20°C e 50°C. Nelle aziende deve anche essere garantita un’adeguata manutenzione degli impianti, lavando e sostituendo regolarmente i filtri dell’aria e dell’acqua. Ciò contribuisce a prevenire l’accumulo di sporco, possibile responsabile della crescita del batterio. La formazione adeguata del personale è indispensabile per un’appropriata gestione degli impianti di condizionamento, con lo scopo di evitare il più possibile la diffusione della Legionella. Chi gestisce e si occupa della manutenzione degli impianti deve essere a conoscenza delle metodi di controllo e manutenzione. Il personale deve essere formato in merito alle misure di prevenzione (ad esempio l’opportuna pulizia e disinfezione degli impianti, la verifica della temperatura dell’acqua e la pulizia e sostituzione dei filtri). Inoltre, il personale deve essere addestrato sul corretto monitoraggio dell’acqua degli impianti tramite test periodici. Deve essere in grado d’identificare in modo celere eventuali problematiche o malfunzionamenti. In conclusione, il Datore di Lavoro ha la massima responsabilità in merito alle adeguate misure preventive per prevenire la Legionella negli impianti di condizionamento. La formazione ad hoc del personale è volta ad una gestione idonea degli impianti e alla prevenzione di possibili rischi sanitari per i dipendenti.

Quali settori lavorativi sono a rischio Legionella?

Le attività più a rischio per la proliferazione della Legionella sono quelle con impianti idrici e di climatizzazione con acqua accumulata o che producono aerosol. Possiamo citare sicuramente le imprese sanitarie (ospedali, case di cura, ambulatori, ecc.), le aziende turistico-ricettive, i centri sportivi (per la presenza di piscine, docce, vasche idromassaggio, ecc.), i centri commerciali e gli stabilimenti con torri di raffreddamento. Sono coinvolti inoltre i cantieri edili e gli edifici con affollamento di persone (uffici, caserme, scuole, mezzi pubblici, ecc.). Quali sono i fattori che aumentano il rischio? Bisogna sempre avere un occhio di riguardo nelle attività con esposizione ad acqua nebulizzata. Anche la temperatura dell’acqua è importante: la legionella prospera in acque con temperature comprese tra 20°C e 50°C). Sono a rischio anche le zone in cui vi è accumulo di acqua stagnante: è il caso delle reti di distribuzione idrica che ad esempio non vengono utilizzati per diversi mesi l’anno.