Sicurezza sul lavoro e corsi per lavoratori
Ogni datore di lavoro ha l’obbligo di formare i propri lavoratori, in base alla normativa vigente (D.Lgs.81/08, Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 e quello del 07/07/2016). Sono coinvolte le aziende di qualsiasi codice ATECO.
La formazione obbligatoria del lavoratore si compone due parti: formazione generale e specifica, con diverso numero di ore, a seconda del tipo di mansione svolta. I corsi possono essere svolti non solo in aula, in modalità videoconferenza, connettendosi dal proprio pc direttamente con il docente, oppure in modalità online. La parte generale si compone di 4 ore e verte principalmente sui concetti di rischio, danno, misure di prevenzione e protezione da mettere in atto per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Oggetto del corso sono inoltre i diritti, doveri e le sanzioni per i vari soggetti aziendali. Per quanto riguarda la parte specifica, i lavoratori devono essere formati in merito ai rischi che potrebbero comportare infortuni, a seconda della mansione svolta; tra i principali vi sono l’elettrocuzione, l’incendio, l’utilizzo di attrezzature, lavori in altezza e il contatto con sostanze esplosive. Fattori di rischio sono anche quelli correlati a malattie professionali, quali lo stress, l’esposizione ad agenti chimici pericolosi, polveri, fumi, radiazioni, movimentazione manuale dei carichi. Costituiscono parte del programma la segnaletica di sicurezza e la gestione delle emergenze. I corsi per lavoratori, a seconda dell’attività svolta, sono classificati in base a tre livelli di rischio:
- Basso: 4 ore di formazione generale e 4 ore di formazione specifica;
- Medio: 4 ore di formazione generale e 8 ore di formazione specifica
- Alto: 4 ore di formazione generale e 12 ore di formazione specifica
È previsto un test di verifica finale dell’apprendimento. Il corso deve essere tenuto da un’azienda accreditata per l’attività di formazione sulla sicurezza sul lavoro. L’attestato certifica a tutti gli effetti l’acquisizione delle competenze necessarie in merito. E’ necessario che il dipendente frequenti minimo il 90% delle ore previste per legge.
Ogni lavoratore è obbligato ad un aggiornamento quinquennale.
Corsi online sicurezza sul lavoro: quali sono i vantaggi?
Esistono diverse piattaforme e-learning, moderne ed intuitive, tramite le quali gli Enti di formazione erogano una vasta gamma di corsi online sulla sicurezza sul Lavoro, con il vantaggio di poterli seguire in tutta Italia, comodamente dalla propria postazione di lavoro o da casa, in funzione delle proprie esigenze, evitando perdite di tempo e costi per gli spostamenti. Tali piattaforme prevedono l’assistenza da parte di tutor, disponibile al bisogno, durante il percorso formativo che si conclude con un test finale di verifica dell’apprendimento ed il rilascio dell’attestato da parte di un Organismo Paritetico Nazionale. Il corso viene messo dunque a disposizione 24h su 24, 7 giorni su 7. I lavoratori devono frequentare obbligatoriamente corsi di formazione generale e specifica, con un numero di ore variabile in funzione della tipologia di rischio aziendale:
- Basso: formazione specifica di 4 ore;
- Medio: formazione specifica di 8 ore;
- Alto: formazione specifica di 12 ore.
Il Corso di formazione per lavoratori per il rischio basso può essere frequentato interamente in modalità e-learning, come previsto dall’allegato V dell’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016.
Sicurezza sul lavoro: chi è il lavoratore?
La normativa che regola la sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs.81/08) individua nel lavoratore la persona che opera alle dipendenze di un Datore di lavoro, in ambito pubblico o privato, anche semplicemente per apprendere un mestiere, un’arte o una professione. Affinché vi sia un rapporto di lavoro subordinato, il lavoratore non solo è tenuto al rispetto delle decisioni organizzative interne all’azienda, ma deve adottare adeguarsi alla normativa vigente per quanto riguarda la tutela della propria salute e l’incolumità fisica degli altri dipendenti; assume, dunque, un ruolo attivo a tal riguardo. L’art.2 del D.Lgs.81/08 consente di rispondere alla seguente domanda: “chi è il lavoratore?”. Sono compresi i soggetti che svolgano un’attività lavorativa all’interno di un’azienda, in ambito pubblico o privato, con o senza retribuzione, indipendentemente dal tipo di contratto; possiamo includere anche i soci lavoratori. Dobbiamo prendere in considerazione anche gli studenti di istituti di formazione e universitari che utilizzano attrezzature da lavoro, come macchinari e strumenti di laboratorio, agenti chimici, fisici e biologici, e pc. Non rientrano nella definizione di lavoratore gli addetti ai servizi domestici e familiari.
Quali sono obblighi di sicurezza per i lavoratori?
Al lavoratore, dato che appartiene all’organigramma aziendale della sicurezza, possiamo associare diversi diritti e doveri; innanzitutto deve aver cura della propria salute e sicurezza e non deve mettere in pericolo quella delle altre persone in azienda. Tale figura ha il diritto stare in sicurezza, utilizzando attrezzature a norma, dispositivi di protezione individuale (DPI) idonei. Deve operare secondo le indicazioni impartite dal Datore di lavoro, in base alla normativa vigente. Il lavoratore è dunque a tutti gli effetti un soggetto attivo della sicurezza sul lavoro, con obblighi e diritti nei confronti dell’organizzazione e di chi opera nei termini delle sue attività. Ogni lavoratore ha l’obbligo di:
- Collaborare con il Datore di Lavoro, per il rispetto degli obblighi sulla tutela della salute e della sicurezza negli ambienti lavorativi;
- Rispettare le norme e le istruzioni dettate dal Datore di Lavoro in materia di protezione;
- Utilizzare opportunamente attrezzature e macchinari da lavoro, prodotti chimici, mezzi di trasporto e DPI;
- Segnalare tempestivamente al Datore di lavoro ogni possibile condizione di pericolo, in modo tale da rimuovere o ridurre il più possibile i rischi presenti sul posto di lavoro;
- Non rimuovere o cambiare eventuali dispositivi di sicurezza;
- Non intraprendere azioni tali da comportare ulteriori rischi per gli altri lavoratori;
- Partecipare ai corsi di formazione e addestramento predisposti dal Datore di Lavoro;
- Effettuare la visita medica con il Medico Competente aziendale.
Rispetto alla legge 626/1994, l’attuale normativa ha introdotto delle novità importanti per il lavoratore, che occupa dunque un ruolo attivo ed è coinvolto nella gestione della sicurezza negli ambienti lavorativi; non è visto solo come un esecutore di ordini e mansioni, come accadeva in passato. Il lavoratore deve sempre agire correttamente, in modo da garantire un costante livello di sicurezza in azienda.
Sicurezza sul lavoro: cosa s’intende?
Per le aziende non è sempre semplice orientarsi tra regole e obblighi. Procedure di lavoro, misure preventive e protettive da attuare in azienda, con lo scopo di tutelare al meglio la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro, sono state oggetto di cambiamenti nel tempo. Il progressivo e continuo aumento delle tutele porta sempre più a prendere in considerazione non solo l’aspetto della tutela della salute fisica del lavoratore, ma anche quella mentale. Tutte le possibili regole in merito alla sicurezza sul lavoro e gli obblighi per lavoratori e aziende sono disciplinate dal Testo Unico, ovvero il Decreto Legislativo 81/2008, con lo scopo di fissare regole, procedure e misure preventive da mettere in pratica per rendere più sicuri gli ambienti lavorativi, quali essi siano. Il fine è quello di evitare il più possibile che i dipendenti sia esposti a rischi legati alla mansione svolta, riducendo la probabilità che si verifichino infortuni o incidenti o, patologie professionali. La normativa italiana ha subito un’evoluzione nel corso degli anni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I cambiamenti degli ultimi decenni sono avvenuti parallelamente all’evoluzioni all’interno del mondo del lavoro, caratterizzato in passato sempre più, ad esempio, da aspetti come:
- I processi di decentramento e frammentazione della grande impresa;
- L’arrivo di lavoratori migranti;
- L’invecchiamento della popolazione e della forza lavoro;
- La marcata individualizzazione dei rapporti di lavoro.
Il D.Lgs.81/08 ha valorizzato le funzioni dei soggetti del sistema di prevenzione aziendale, con particolare riferimento al ruolo del Medico competente e del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST), considerando anche quelle del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei servizi pubblici. L’applicazione della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non solo rappresenta un obbligo di legge per le aziende, ma anche un dovere per la tutela dei lavoratori da possibili infortuni e malattie professionali. La Costituzione italiana afferma che l’Italia è fondata sul lavoro: la Repubblica deve dunque favorire e promuovere le condizioni giuste per salvaguardare tale diritto. A tal riguardo, il D.lgs.81/08 prevede sanzioni per le aziende che non operano in sicurezza. I Datori di Lavoro sono responsabili di tutte le misure di prevenzione relative al luogo del lavoro, come, ad esempio, l’obbligo di formare, informare ed addestrare il lavoratore in merito alla mansione da svolgere. Le multe risultano elevate per le imprese che violano le disposizioni in materia di sicurezza, con conseguente sospensione dell’attività per gli incidenti gravi. Le morti sul lavoro esistono da anni e sembra incredibile che si possa morire sul posto di lavoro in un Paese civilizzato per una mancata sicurezza. Eppure la realtà è questa: pur lavorando nel massimo della sicurezza si potrebbero verificare degli incidenti dati da distrazione, fretta o stress. Misure adeguate garantiscono una diminuzione sensibile degli infortuni; a tal riguardo è importante l’uso dei dispositivi di protezione individuali da parte dei lavoratori per limitare la gravità di possibili danni dovuti a infortuni o malattie professionali. Il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è inoltre uno strumento fondamentale di prevenzione in materia infortunistica. Ogni giorno le aziende tentano faticosamente di coniugare sicurezza e salute sul lavoro con l’attività da svolgere. A volte però si trascura la sicurezza aziendale, e si sta più attenti invece a raggiungere un elevato livello di produttività, senza tutelare i diritti del lavoratore. La realizzazione di un ambiente in cui i dipendenti possano operare al sicuro è possibile solo se si mettono a disposizione delle misure atte a garantire la sicurezza, tenendo presenti tutti i possibili rischi delle attività lavorative. Integrando gli strumenti opportuni, si può dunque a livello operativo quanto stabilito dal D.Lgs.81/08, senza andare a compromettere la libertà e quindi l’operato dei lavoratori.