All’interno di uffici pubblici o privati o anche in luoghi aperti si rende spesso necessario esporre informative che consentano alle persone di individuare le varie aree di lavoro, in particolar modo targhe e segnaletiche che aiutino i visitatori ad orientarsi, a riconoscere divieti, limitazioni e avvisi utili. Se in alcuni casi l’esposizione di targhe indicative è facoltativo, in altri la legge è chiara: deve esserci una segnaletica di sicurezza volta alla tutela della salute e della sicurezza per i lavoratori, conforme alle normative vigenti. È opportuno scegliere prodotti di qualità; la scelta verte sulle più svariate dimensioni disponibili sul mercato, su prodotti diversi per colori e materiali, in modo da soddisfare tutte le esigenze.
Pittogrammi adesivi di sicurezza
Spesso le aziende usano pittogrammi adesivi, da apporre su pareti o pavimenti per comunicare un messaggio chiaro e semplice, in modo tale che non sia fraintendibile. L’applicazione però è bene che sia durevole: devono essere garantite la potenza dell’adesivo e la resistenza all’abrasione e ai graffi. Simboli e/o scritte vengono generalmente impiegati per indicare i diversi locali aziendali (magazzini, uffici, entrate ed uscite, sale riunioni, zone relax, mense, wc uomo/donna). In genere si collocano in prossimità delle maniglie delle porte d’ingresso/uscita (specificano se si deve spingere o tirare). I pittogrammi devono essere di facile interpretazione.
Targhe di sicurezza da parete
Si tratta di prodotti eleganti e professionali, disponibili in diversi colori (argento, silver, trasparente, ecc.). Le targhe da parete possono essere applicate su qualsiasi tipo di materiale, anche sul vetro. Si può ricorrere a modelli a parete, da fissare, costituiti da targhe direzionali; la struttura è spesso in alluminio satinato, tale da offrire lucentezza. Gli elementi grafici sono fissati con moderne tecnologie e dunque duraturi nel tempo.
Cartelli segnaletici e sicurezza sul lavoro
Tra i vari cartelli simbolici da apporre in azienda, vi sono quelli relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro, con modelli che includono anche i riferimenti normativi. Si tratta di prodotti in alluminio che hanno lo scopo di informare il più possibile i lavoratori sui fattori di rischio chi sono esposti, ma non solo, anche sulle vie di fuga, sulla postazione della cassetta di primo soccorso, sugli estintori presenti, ecc.
Attirano rapidamente l’attenzione e sono intuitivi. Forniscono dunque indicazioni o prescrizioni in merito alla salute o alla sicurezza sul lavoro. A tal fine questi cartelli devono avere colori specifici, in conformità alla normativa vigente. Il D.lgs.81/08 obbliga le aziende ad apporre opportuni cartelli di sicurezza, che diventano dunque parte integrante delle misure di prevenzione da adottare per controllare uno o più rischi presenti in ambito lavorativo.
Dove collocare targhe e cartelli
I cartelli devono essere alla portata di tutti. A tal fine bisogna osservare alcune semplici regole. Innanzitutto mai apporre troppi cartelli vicini perché questo porterebbe solo a confusione. Devono essere affissi in luoghi luminosi, in modo tale che il messaggio sia chiaro. Vanno collocati considerando anche eventuali ostacoli, ad un’altezza adeguata, in modo che siano facilmente visibili. Risultano inoltre particolarmente utili all’ingresso di aree in cui possono essere presenti rischi specifici ovvero nelle immediate vicinanze di macchinari pericolosi.
Quanto deve essere grande un cartello?
Le dimensioni dipendono dalla distanza dalla quale il cartello deve risultare visibile; per convenzione, si rispetta la seguente formula: A >= L^2/2000, dove A indica l’area del segnale espressa in mq ed L la distanza in metri alla quale deve essere individuabile. Ad esempio, se un cartello deve essere osservato dalla distanza di 5 metri (che corrispondono a 500 cm), applicando la formula descritta, deve essere acquistato un articolo con una superficie di almeno 125 cmq. La formula può essere applicata fino ad una distanza di 50 metri.
Scopo della segnaletica di sicurezza
La segnaletica di sicurezza deve essere apposta nei luoghi di lavoro per:
- avvertire i dipendenti di un possibile pericolo;
- segnalare le uscite di sicurezza, i presidi di pronto soccorso, le vie di fuga;
- indicare obblighi e divieti;
- segnalare la presenza di presidi antincendio.
Classificazione dei cartelli di sicurezza
Vengono classificati nelle categorie seguenti:
- pericolo o avvertimento, di forma triangolare in campo giallo;
- divieto, dalla forma circolare con un simbolo in nero apposto su campo bianco e bordo rosso (vietano un’azione che potrebbe essere causa di un evento dannoso per se stessi o per gli altri);
- obbligo o prescrizione, con simbolo bianco su sfondo azzurro (prescrivono il corretto comportamento da adottare);
- emergenza o salvataggio, con simbologia bianca e sfondo verde;
- antincendio, di forma quadrangolare con simbolo/scritte bianche in campo dal colore rosso.
Si possono apporre anche cartelli informativi riguardo le norme generali di prevenzione infortuni: questi fissano gli obblighi dei lavoratori e i comportamenti da adottare in azienda.
I colori dei cartelli di sicurezza
Il colore del cartello di sicurezza ha dei significati ben precisi e deve occupare perlomeno il 50% della superficie totale. Il rosso è utilizzato nei segnali di divieto (di fumo o passaggio) e per quelli antincendio (indicanti ad esempio la postazione di un estintore, idrante, ecc.). Il giallo riguarda i segnali di avvertimento (ad esempio la presenza di materiale che si può facilmente infiammare, sostanze corrosive, superfici calde, radiazioni). L’azzurro è impiegato per segnalare obblighi in merito all’uso di un dispositivo di protezione individuale, come ad esempio un casco di sicurezza, cuffie e inserti auricolari, scarpe antinfortunistiche, imbracature di sicurezza, guanti, ecc. ) o a qualche comportamento da adottare. Il verde è dedicato invece a quelli di emergenza, utilizzato per fissare un punto di ritrovo, uscite di sicurezza, vie di esodo, postazione della cassetta di primo soccorso (o pacchetto). In caso di non ottimale illuminazione naturale sarà necessario utilizzare colori accesi, materiale riflettente o ricorrere all’illuminazione artificiale.
Un cartello può salvare la vita?
Lavorare in sicurezza è un obbligo ed i lavoratori devono essere sufficientemente informati e salvaguardati da qualsiasi situazione che possa rappresentare un rischio. I datori di lavoro devono collocare l’opportuna segnaletica di sicurezza, dopo aver provveduto alla valutazione dei rischi. Il tutto è volto alla prevenzione da possibili infortuni e malattie professionali. Qualsiasi mansione è infatti esposta a pericoli, e dunque a potenziali danni per la sicurezza e/o per la salute dell’addetto. Macchinari, attrezzature, sostanze chimiche e tutto ciò che potenzialmente potrebbe essere dannoso rappresenta un pericolo. È presente un rischio in azienda quando il lavoratore è esposto al pericolo. La segnaletica di sicurezza costituisce a riguardo un’importante misura di prevenzione atta a ridurre il livello di uno o più rischi aziendali. Particolare attenzione deve essere rivolta a luoghi con presenza di materiale facilmente infiammabile o dove vi è impiego di fiamme libere, con un’elevata probabilità del verificarsi di un incendio o un’esplosione (officine, falegnamerie, laboratori di verniciatura, ecc.). Applicata in modo fisso, e quindi sempre presente, costituisce un’importante fonte informativa per il lavoratore. Talvolta i pericoli sono ovvi, altre volte nascosti: da ciò si evince l’importanza di una corretta informazione, semplice e chiara anche per coloro che non comprendono totalmente la lingua del Paese in cui operano.
Si fa presente ce vige l’obbligo per le aziende di informare e formare i lavoratori ai sensi del D.lgs.81/08.
Segnaletica di sicurezza in tutta Europa: la normativa
Le forme e i colori utilizzati dei segnali di sicurezza sono normati dalla ISO 3864-1 che stabilisce i principi di progettazione adeguati agli ambienti lavorativi. La normativa vigente fissa l’obbligo per i datori di lavoro di apporre un’adeguata segnaletica di sicurezza: è un dovere avvertire di un rischio o un pericolo, come anche vietare situazioni pericolose, obbligare a determinate azioni necessarie ai fini della sicurezza, fornire indicazioni in merito alla collocazione delle uscite di emergenza o alla cassetta/pacchetto di primo soccorso. Dal 20 luglio 2017 vige la norma UNI EN ISO 7010:2017 sui cartelli di sicurezza: ciò risponde all’esigenza di una condivisione degli stessi simboli da parte di Paesi diversi. Quando siamo difronte ad un catalogo di un fornitore dobbiamo acquistare solo pittogrammi normati, cioè riprodotti in base alla norma europea. Valgono inoltre tutte le disposizioni del Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro D.lgs.81/08 (ex 626/94), che fissa l’obbligo per le aziende di mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare i rischi (di natura fisica, chimica, biologica, ecc.): un ruolo fondamentale a riguardo è occupato dunque dalla segnaletica di sicurezza, che deve essere presente in tutte le aziende e unità produttive.
Anche se le rappresentazioni grafiche del D.Lgs.81/08 sono differenti rispetto alla nuova norma europea, il significato è lo stesso. La segnaletica come mezzo preventivo è talmente importante che il D.lgs.81/08 le dedica un apposito capitolo e alcuni allegati; in particolare, il Titolo V tratta la segnaletica in tutte le sue forme, mettendo in evidenza le diverse tipologie, con i relativi obblighi da parte dei datori di lavoro e dirigenti ovvero le sanzioni. Si sofferma quindi sull’importanza di un’adeguata informazione per i lavoratori. L’allegato XXIV tratta invece la permanenza della cartellonistica e gli specifici colori della sicurezza: deve essere sostituita in caso di evidenti segni di usura. Il cartello deve essere tolto se non vi è più la situazione che ne giustifichi l’affissione. E’ importante inoltre la corretta manutenzione dei segnali e la periodica pulizia.