
Perché si arrossano gli occhi stando al PC?
Diverse possono essere le cause:
- Ridotto ammiccamento: lo sguardo sullo schermo diminuisce la frequenza del battito delle palpebre, causando secchezza e bruciore;
- Stanchezza visiva: i nostri occhi compiono uno sforzo quando osservano oggetti vicini e ciò può portare ad una visione annebbiata e dolore;
- Luce blu: i lavoratori esposti quotidianamente alla luce blu dei monitor possono accusare non solo affaticamento visivo, ma anche disturbi del ciclo sonno-veglia.
- Illuminazione non ottimale: riflessi o abbagliamenti favoriscono il problema degli occhi rossi; l’ideale è posizionare lo schermo del PC lateralmente rispetto alle fonti di luce.
Occhi rossi: la prevenzione per chi sta al computer
Prevenire è meglio che curare: cosa bisognerebbe fare se svolge una mansione al computer, onde evitare che si arrossino gli occhi? La normativa vigente (Decreto Legislativo 81/08) stabilisce 15 minuti di pausa ogni 2 ore di lavoro continuativo al PC, per tutti coloro che trascorrono almeno 20 ore settimanali davanti ad un monitor. Ecco alcune misure preventive per l’affaticamento visivo, e dunque per gli occhi rossi:
- Metodo del 20-20-20: ogni 20 minuti, osserva qualcosa distante circa 20 piedi (6 metri) per 20 secondi.
- Posizione del monitor: il monitor deve essere ad una distanza minima dagli occhi di circa 50-70 cm; lo sguardo dell’operatore deve essere leggermente più in basso rispetto al bordo superiore del monitor.
- Regola la luminosità dello schermo: molti dispositivi offrono anche l’opzione di impostare la luminosità automatica.
- Idrata gli occhi: contrasta la secchezza oculare tramite le lacrime artificiali.
- Aumenta la grandezza dei caratteri: gli occhi saranno più rilassati.
- Umidifica l’ambiente: se l’aria è molto secca, è bene ricorrere ad un umidificatore.
- Bevi acqua frequentemente: ciò è importante per l’idratazione oculare.
- Consulta un medico: in caso di sintomi, una visita oculistica è utile per valutare l’esigenza di eventuali occhiali appositi per il computer.
Se si soffre di occhi rossi, è bene avere a portata di mano delle gocce calmanti e idratanti. Si può sempre ricorrere anche agli impacchi di camomilla (ovviamente non bollente).
Sindrome da computer: occhi arrossati, bruciore e secchezza
Trascorrere la giornata lavorativa ad un monitor senza effettuare le pause previste non è di certo salutare per i nostri occhi; il problema sussiste anche per l’insorgere di disturbi muscolo-scheletrici, a causa di posizione fisse e prolungate. Diversi studi attestano la cosiddetta “Computer Vision Syndrome” (sindrome da visione al computer), che si manifesta con diversi sintomi. In merito a tale sindrome, l’American Optometric Association (AOA), autorità leader per le cure delle patologie agli occhi negli Stati Uniti, attesta i seguenti sintomi:
- occhi rossi, gonfiore e bruciore;
- secchezza oculare;
- visione annebbiata;
- visione sdoppiata.
Le cause possono essere:
- eccessiva o scarsa illuminazione della postazione di lavoro;
- distanza dallo schermo troppo ravvicinata;
- sfarfallio dello schermo del computer.
I difetti di rifrazione dell’operatore (astigmatismo, presbiopia, ipermetropia, ecc.) aumentano la probabilità che si manifesti questa sindrome da computer; il sintomo più comune è la secchezza oculare. Si fa presente che tale sindrome è correlata non solo all’uso del PC, ma anche del Tablet, smartphone e TV. Maggiore è l’uso che facciamo di questi dispositivi, più aumenta la probabilità di incorrere in fastidi agli occhi.
Lavoro al PC: gli obblighi del Datore di Lavoro
La visita medica aziendale è un obbligo per i videoterminalisti (chi opera davanti ad un monitor per almeno 20 ore a settimana). Considerando eventuali indicazioni del medico del lavoro e implementando misure preventive negli ambienti lavorativi, è possibile minimizzare i rischi derivanti dall’uso quotidiano del PC. Il Datore di Lavoro ha la massima responsabilità in merito alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. A tal riguardo esamina l’ambiente lavorativo, considerando in particolare i seguenti aspetti:
- rischi posturali e visivi;
- stress lavoro-correlato;
- idonee condizioni igieniche.
Deve organizzare i luoghi di lavoro in cui vi sono addetti al videoterminale, secondo i requisiti minimi stabiliti all’allegato XXXIV del D.lgs.81/08. I lavoratori devono inoltre frequentare corsi obbligatori di sicurezza sul lavoro, per venire a conoscenza dei rischi ai quali sono esposti durante lo svolgimento della propria mansione.


