Il toner per stampanti laser è cancerogeno?

Il toner e l’attività di stampa

toner-cancerogeno-laborIl toner è una miscela in polvere molto fina, con agente colorante, composta da carbone, metallo e resina. È impiegato nelle stampanti laser, fotocopiatrici e fax. Tali attrezzature da lavoro generano quindi polveri nocive, gas volatili organici (VOC) e materiali di abrasione. L’aria respirata vicino a tali apparecchiature è dunque più inquinata rispetto a quella esterna. L’attività di stampa, con l’impiego di toner e carta, insieme ai gas già presenti sul posto di lavoro, rilascia le seguenti sostanze:

  • composti organici volatili;
  • particelle di grandezze che possono variare da 1 a 1/10 di µm;
  • ozono;
  • selenio.

Al giorno d’oggi le particelle di toner sono sempre più sottili, di dimensioni minori di 10 micron, per una migliore resa delle immagini. Diversi metalli, dunque, possono entrare nell’organismo mediante la respirazione, ma anche per via cutanea. Le sostanze metalliche che penetrano nel nostro corpo, vengono rilasciate in vari organi, andando a coinvolgere anche l’apparato urinario, dove restano nel tempo dato che non sono biodegradabili. Si fa presente che il toner non è solubile in soluzioni acquose e dunque rimane nei liquidi e nei tessuti biologici. Quando si effettuano stampe o fotocopie, si generano processi chimici e fisici, durante i quali viene generato calore e dunque una reazione tra i componenti del toner e carta. Vengono liberati composti organici volatili, particelle piccolissime di toner e di carta, ma anche gas, che s’insidiano sul posto di lavoro. La qualità e la quantità degli agenti emessi dipendono dalla tipologia di toner e di carta, dal modello e dall’età dell’attrezzatura, dalla manutenzione effettuata. Per la valutazione di un effetto potenzialmente dannoso delle polveri di toner, bisogna considerare le emissioni effettivamente rilasciate durante le copie. Queste emissioni variano in base alle caratteristiche del materiale del toner e ad altri aspetti, quali la tipologia di cartuccia, la temperatura che si genera, la velocità di copia e il tempo d’utilizzo della fotocopiatrice. Per quanto concerne la fuoriuscita di polveri, si tratta di una combinazione di carta e di toner, dove la carta è presente maggiormente. In particolare, nei vecchi apparecchi è stata accertata la presenza di benzolo; in molti dispositivi moderni l’ozono è invece quasi inesistente.

I disturbi per la salute

Alcuni studi attestano la correlazione tra l’esposizione a toner e allergie. Riguardo la tossicità dei toner, è stato dimostrato che contiene particelle in grado di penetrare negli alveoli, determinando danni alla salute nelle persone più sensibili, a carico delle vie respiratorie inferiori e superiori. I sintomi più comuni sono starnuti, raffreddore, tosse e problemi respiratori. Potrebbero manifestarsi anche prurito e irritazione cutanea, bruciore agli occhi, rinite allergica e mal di testa. In caso di inalazione, ingestione e contatto cutaneo, la polvere di toner non provoca effetti acuti; l’accumulo nel tempo di particelle di toner all’interno dei polmoni, in elevate concentrazioni, conferma invece lo sviluppo di polmoniti croniche e di fibrosi polmonari. In passato vi era evidenza anche del rischio cancerogeno (soprattutto a carico della vescica), per la presenza del nerofumo (carbon black) contenuto nei toner (ora non più). Dato che negli uffici, anche se si usano abitualmente stampanti laser, vi è una scarsa esposizione all’inalazione del toner, non devono preoccupare possibili effetti cancerogeni. Ovviamente non si possono escludere totalmente tali effetti delle polveri di toner, ma, allo stato attuale degli studi, questi restano solo probabili.

Le raccomandazioni sul posto di lavoro

Dato che nelle attività di fotocopiatura e stampa non esistono particolari rischi per chi esegue tali attività in modo sporadico, si consiglia comunque di seguire le seguenti indicazioni:

  • attenersi alle istruzioni riportate nel manuale d’uso del fabbricante;
  • posizionare le attrezzature in un luogo abbastanza ampio e sufficientemente ventilato;
  • nel caso la macchia si trovi in un locale provvisto di finestre, è opportuno arieggiare qualora si debbano effettuare molte fotocopie;
  • porre apparecchi ad elevata potenza in posto separato, con sistema di aspirazione locale;
  • non rivolgere le bocchette di scarico dell’aria verso il personale;
  • provvedere alla regolare manutenzione delle apparecchiature;
  • utilizzare sistemi di toner chiusi;
  • cambiare le cartucce del toner, come indicato dal produttore;
  • pulire con acqua fredda e sapone eventuali parti di pelle sporche di toner;
  • prima di effettuare la pulizia della macchina o la sostituzione toner, verificare che la fotocopiatrice non sia accesa;
  • togliere dalla macchina attentamente i fogli inceppati per non sollevare polvere;
  • indossare guanti monouso per la sostituzione del toner;
  • rimuovere lo sporco provocato dal toner sulle apparecchiature con un panno umido;
  • se il toner viene a contatto con gli occhi, sciacquare abbondantemente con acqua per 15 minuti;
  • se il toner va accidentalmente sulla bocca dell’operatore, sciacquarla con grandi quantità di acqua, senza ricorrere ad acqua calda, che renderebbe il toner appiccicoso;
  • In caso venisse ingerito involontariamente il toner, bere qualche bicchiere d’acqua per diluire la sostanza ingerita e contattare quanto prima un medico.

I Datori di Lavoro devono tutelare i dipendenti prestando attenzione a molte accortezze.  A tal riguardo devono valutare all’interno del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), tutti i rischi legati all’uso di stampanti, fotocopiatrici e fax. Dopo aver effettuato la sostituzione del toner è opportuno lavare le mani con acqua; ai fini preventivi è bene utilizzare un paio guanti monouso in plastica o in lattice (si ricorda però che diversi sono i casi di individui allergici a tali materiali) per evitare di toccare direttamente le polveri del toner. I valori limite fissati per legge di esposizione negli ambienti operativi non rappresentano una totale sicurezza per i possibili disturbi per la salute (non possono essere esclusi anche in caso di assoluto rispetto degli stessi). Per i dipendenti devono essere trovate soluzioni individuali, ricorrendo ad esempio ad una buona ventilazione dell’ufficio o allo spostamento della stampante e/o della copiatrice in un’area a parte. In particolare, se si hanno stampanti e toner di vecchi modelli, devono essere sostituiti, impiegando dispositivi moderni a basse emissioni oppure cambiando il materiale del toner (impiego di un toner con la certificazione di compatibilità ambientale). In caso di malessere accusato da parte dei lavoratori, è opportuno verificare anche lo stato di manutenzione della copiatrice. Se i problemi di salute persistono anche dopo la messa in atto di tutti i provvedimenti necessari, sono consigliati ulteriori accertamenti in merito all’igiene del lavoro e/o alla medicina del lavoro. I malesseri correlati all’ambiente di lavoro riferiti dai dipendenti devono dunque essere risolti, adottando provvedimenti per migliorare le condizioni igieniche della postazione lavorativa. Di solito, in questo modo si riesce a risolvere la situazione o almeno ad ottenere un notevole miglioramento. In azienda la figura del Preposto è tenuta a prestare una costante vigilanza affinché il personale indossi correttamente i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e rispetti le indicazioni di sicurezza adeguate all’uso della fotocopiatrice, anche tenendo conto delle accortezze in merito alla sicurezza fornite dal fabbricante e fissate nel libretto d’uso e manutenzione. I lavoratori devono consultare i loro superiori nel caso in cui le cautele o le misure di prevenzione non possano essere applicate per motivi particolari. L’addetto che non rispetta le istruzioni di sicurezza stabilite, sarà considerato responsabile in caso d’infortunio o di patologia legata alla mansione svolta.

Dove posizionare la stampante/fotocopiatrice?

Evitare di collocare l’attrezzatura:

  • in un posto da cui possa essere fatta scivolare;
  • nei pressi delle fonti di calore;
  • accanto o sotto a condizionatori d’aria;
  • vicino a recipienti contenti acqua o distributori di bevande;
  • lungo le vie d’esodo o passaggi stretti (sarebbe un ostacolo in caso di emergenza);
  • in luoghi in cui è prevista la presenza continua di personale;
  • in ambienti non sufficientemente aerati.

La macchina deve essere invece posizionata:

  • lì dove vi è una presa fissa di corrente elettrica;
  • lontano da tende o altri oggetti facilmente infiammabili, preferibilmente non a contatto con la luce solare diretta, l’umidità o la polvere;
  • sopra ad un piano stabile e ben livellato;
  • in una zona in cui vi è possibilità di effettuare una facile aerazione

È opportuno che la fotocopiatrice sia messa in posizione tale da garantire uno spazio di 10 cm dalle pareti così da consentirne la ventilazione.

Procedure di sicurezza per sostituire il toner

Vediamo ora le regole da mettere in pratica per un comportamento sicuro durante la sostituzione del toner:

  • Conservare il toner ancora non utilizzato in un luogo a cui possono accedere solo i lavoratori autorizzati.
  • Disattivare l’alimentazione elettrica (tramite l’apposito interruttore installato sull’attrezzatura), prima di cambiare il toner, stando attenti a non venire in contatto con le superfici calde della macchina.
  • Indossare sempre i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), quali guanti e mascherina monouso messi a disposizione da parte del Datore di Lavoro e prestare attenzione ai movimenti che si fanno quando si sostituisce la cartuccia del toner.
  • Evitare di disperdere il contenuto della cartuccia quando si effettua il cambio della stessa e procedere secondo le indicazioni impartite dal costruttore.
  • Smaltire la cartuccia esaurita mettendola in una busta chiusa e gettandola all’interno di appositi contenitori che verranno presi da soggetti incaricati per lo smaltimento.
  • Lavare le mani dopo aver terminato le operazioni di maneggio e sostituzione del toner.
  • Dare l’allarme in caso di incidente (contatto con gli occhi, pelle, ingestione, ecc.) all’addetto al primo soccorso aziendale e recarsi al Pronto soccorso se si tratta di un’emergenza.
  • Le sostanze che si trovano nella cartuccia del toner non devono imbrattare i vestiti del personale perché recano macchie permanenti: in caso di contatto, attenersi alle indicazioni del costruttore e comunque non utilizzare acqua calda (la polvere si attaccherebbe rapidamente).