Che cos’è un incendio?
L’incendio è una reazione ossidativa non controllata che si propaga senza limitazioni nello spazio e nel tempo generando calore, fumo, gas e luce.
A seconda dello stato fisico del materiale combustibile, si distinguono quattro classi:
- classe A: incendi di materiali solidi;
- classe B: incendi di liquidi infiammabili;
- classe C: incendi di gas infiammabili;
- classe D: incendi di metalli combustibili.
Questa distinzione è utile nella scelta dell’estinguente appropriato e consente un’adeguata azione operativa antincendio.
Quali sono le più comuni cause di incendio?
Un incendio può essere generato da diverse fonti, sia naturali (autocombustione, fulmini, ecc) che per motivi casuali, leciti o illeciti (fortuito, provocato o doloso).
Tra le altre cause vi sono le fiamme libere, particelle incandescenti provenienti da un focolaio preesistente, scintille elettriche, scintille elettrostatiche, scintille dovute ad un urto o sfregamento, contatto con superfici e punti caldi, innalzamento della temperatura per compressione dei gas, reazioni chimiche.
Per avvenire un incendio è necessario che siano presenti tre elementi fondamentali (le “tre C” o triangolo del fuoco):
- il combustibile: i materiali infiammabili sono suddivisi in base alla loro reazione al fuoco in 7 classi;
- il comburente: in genere l’ossigeno;
- il calore (o temperatura): è necessaria la presenza di un’appropriata temperatura affinché avvenga l’innesco.
Combustibile e comburente devono essere presenti in percentuali adeguate definite dal campo di infiammabilità. Se non sono presenti uno o più dei tre elementi della combustione, questa non può generarsi e – se l’incendio è già in atto – si determina l’estinzione del fuoco.
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro inerenti l’antincendio?
Il datore di lavoro ha l’obbligo di nominare uno o più addetti all’antincendio, i quali debbono obbligatoriamente frequentare corsi di formazione per addetti all’antincendio e corsi di aggiornamento per addetti all’antincendio.
Il datore di lavoro, inoltre, deve adoperarsi affinché le attività lavorative siano svolte evitando il verificarsi di incendi e focolai, accertandosi che sia gli impianti che le prassi lavorative, siano in regola con quanto la legge prevede. Pertanto oltre a controllare il corretto andamento della produzione, il datore di lavoro deve assicurarsi che le strutture aziendali siano in regola con la normativa di prevenzione incendi, e se necessario siano provvisti del Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dai VV.FF.
Gli obblighi del datore di lavoro inerenti l’antincendio sono basati sulla valutazione rischio incendio effettuata in base alle indicazioni del D.M. 10/03/1998. Il suddetto decreto analizza l’intensità e la gravità dei possibili incendi che in ogni impresa potrebbero aver luogo, sul settore lavorativo, sulla grandezza degli ambienti, sul tipo di materiali presenti nelle attività lavorative.
La prevenzione antincendio, inoltre, è uno dei temi trattati durante i corsi obbligatori e gratuiti per gli apprendisti, in quanto finanziati dalla Regione Lazio.