Lavoro in piedi al pc

Chi è il videoterminalista?

Lo standing desk è uno strumento utile per lavorare in piedi al pcSi tratta di un lavoratore che al giorno d’oggi è presente in quasi tutte le realtà lavorative che producono beni materiali o erogano servizi. Il ruolo è ricoperto nel settore pubblico e privato.
L’uso del videoterminale è dunque all’ordine del giorno, indispensabile per raggiungere gli obiettivi aziendali.
Spesso il lavoro comporta molta concentrazione e dunque un affaticamento mentale, oltre che fisico perché si tratta di un lavoro sedentario con movimenti ripetitivi delle dita che potrebbe recare disturbi posturali (dolori e rigidità).
L’addetto al videoterminale non è però un lavoratore al pc qualunque: in questa definizione rientra solo chi lo utilizza per almeno venti ore settimanali.

Come si posiziona il pc?

La posizione corretta del computer è fondamentale per evitare tensioni e torcicollo in caso di attività da seduti per diverse ore.
Vediamo ora come devono essere posizionati tastiera, mouse, schermo:

  • la tastiera (se esterna) deve essere posizionata parallela al bordo del tavolo, ad una distanza minima di 20 cm, per facilitare l’appoggio degli avambracci sulla scrivania ed evitare disturbi da movimenti ripetitivi (poggia polsi evitano possibili disturbi);
  • i pc portatili, avendo la tastiera incorporata, non sono particolarmente adatti per lavori che richiedono molto tempo;
  • lo schermo va posizionato all’altezza degli occhi, con una distanza dal lavoratore pari a un braccio;
  • potrebbe essere utile un supporto, nel caso in cui il monitor sia troppo alto o basso;
  • il mouse va utilizzato in modo ravvicinato all’utente e poggiato su un tappetino.

Postura corretta al pc

Stare seduti in modo corretto davanti al pc previene l’insorgenza di alcuni disturbi, anche gravi, come dolori posturali che richiedono a volte l’intervento di un fisioterapista.
Spesso, senza che ce ne accorgiamo, lavoriamo in modo scorretto al pc; ciò può portare a diversi danni per la nostra salute. Vediamo qualche consiglio utile per sapere come ci dobbiamo comportare:

  • usare una sedia regolabile in altezza ed inclinazione (se necessario apporre un piccolo cuscino);
  • regolare i braccioli della sedia, se presenti, in modo da rilassare le spalle;
  • i piedi devono essere poggiati sul pavimento: l’utilizzo di un poggiapiedi è fondamentale qualora difficilmente l’operatore riesca ad appoggiarli;
  • non accavallare le gambe;
  • evitare torsioni del busto, posizionando gli oggetti più usati in modo tale che siano facilmente raggiungibili.
  • nel caso in cui si utilizzi spesso il telefono, è consigliabile l’auricolare onde evitare l’affaticamento dei muscoli del collo.

Lo standing desk

Il lavoro in piedi alla scrivania attraverso uno standing desk potrebbe essere una soluzione: ci si siede solo se si è stanchi o si avvertono doloretti alle gambe o alla schiena.
Sembrerebbe questa la soluzione ad un lavoro troppo sedentario come quello del videoterminalista, ben accettata nei Paesi del nord Europa.
Non vuol dire dunque stare 8 ore in piedi (non sarebbe salutare!). Bisognerebbe alternare lo stare in piedi con lo stare seduti, facendo ogni tanto delle piccole camminate, per evitare di incorrere in piccoli disturbi quali ad esempio le vene varicose.
Questo metodo porta dei benefici posturali e va a ridurre eventuali dolori al collo.
Diversi studi attestano benefici a livello di umore in merito alla possibilità di lavorare in piedi: la salute del cervello migliora.
Da ciò l’importanza di posizionare in modo ottimale all’interno degli uffici apposite scrivanie e supporti che consentano di svolgere lo stesso lavoro ma in piedi.
Dunque è possibile fare le stesse cose che si farebbero da seduti: inviare e-mail, rispondere al telefono, ecc.
Quest’alternanza porta inoltre benefici a livello mentale e di produttività aziendale, in quanto rende il lavoro meno statico.
Il lavoro tramite lo standing desk porta sicuramente curiosità tra le persone che ci osservano; cambiare un’abitudine non è semplice.
Il mercato offre diversi modelli, eleganti ed economici, studiati appositamente per passare dalla posizione in piedi a seduta e viceversa. Sono di facile chiusura e trasporto a mano.

Esercizi da fare al lavoro

La postura scorretta è all’ordine del giorno, si sta spesso anche con il collo piegato in avanti, cosa che comporta a lungo andare dolori alla cervice. Le rigidità del tratto cervicale sono piuttosto comuni.
Lo standing desk può aiutare ma non risolve il problema.
Come si può migliorare la postura? Vediamolo attraverso alcuni semplici esercizi molto efficaci.

Stretching per il collo
  • Appoggiare le mani dietro la testa, chinare in avanti la testa e inclinare la testa verso destra; mettere la mano destra sull’orecchio e spingere con il capo verso la spalla destra e ripetere per il lato sinistro (per almeno 5 volte).
  • Ruotare il capo verso destra il più possibile, mantenendo la posizione per qualche secondo e tornare indietro (fare la stessa cosa a sinistra, per minimo 5 volte).
Esercizi per spalle e schiena
  1. Mettere le mani sulle spalle ed eseguire delle rotazioni con i gomiti in senso orario e poi antiorario.
  2. Appoggiare le mani sui fianchi e posizionare il petto in fuori con i gomiti indietro (questo movimento coinvolge anche la schiena).

Sicurezza sul lavoro e videoterminalisti

Vediamo ora quali sono gli obblighi da parte del datore di lavoro, nel caso in cui in azienda vi siano persone addette al videoterminale. La normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 81/08, che nello specifico al titolo VII fissa gli obblighi per il datore di lavoro e i dirigenti; tra questi vi è la valutazione dei rischi, che deve prendere in considerazione l’organizzazione della postazione di lavoro, possibili danni agli occhi, posturali (collo, spalle, schiena, ecc.), affaticamento mentale, senza tralasciare le condizioni igieniche ambientali.
I videoterminalisti sono inoltre soggetti a sorveglianza sanitaria, attività esercitata dal Medico Competente aziendale, che consiste principalmente nel sopralluogo del posto di lavoro e nelle visite mediche aziendali (ad inizio attività e periodiche). Tale medico è uno specialista in medicina del lavoro.

È obbligatoria la visita medica aziendale per i videoterminalisti?

La visita medica aziendale viene effettuata dal medico competente eletto dal datore di lavoro, per verificare la compatibilità tra il suo stato di salute e la mansione specifica da svolgere.
È obbligatoria se il lavoratore è esposto a dei rischi che potrebbero compromettere il suo stato di salute.
Nel caso in cui il dipendente non voglia sottoporsi a tale controllo periodico, non sarà possibile esprimere un giudizio d’idoneità e pertanto non potrà svolgere il lavoro che gli è stato assegnato.
Si fa presente che la visita medica è d’obbligo se il lavoratore utilizza un’attrezzatura con videoterminale per almeno 20 ore settimanali. Nel caso contrario, non verrà effettuata in quanto l’attività svolta non è causa di danni alla salute. I controlli sono a fini preventivi (all’atto dell’assunzione o poco prima) e periodici (per conferma dello stato di salute).
Vengono ovviamente sottoposti a sorveglianza sanitaria anche i minorenni. Tutto ciò è un dovere da parte dell’azienda verso i propri dipendenti.

Stare molto tempo davanti al pc fa bene alla salute?

Diversi studi attestano la possibilità di disturbi cardiovascolari, oltre ai tipici danni agli occhi e posturali. Sono indispensabili a tal riguardo delle pause regolari: stare seduti nella stessa posizione, per molto tempo, è sconsigliato. Per l’addetto al videoterminale sono previste delle interruzioni di 15 minuti ogni due ore di lavoro al pc, per rilassare gli occhi e i muscoli del corpo.
Bisogna evitare inoltre di affaticare la vista, facendo riposare gli occhi ad intervalli regolari, magari fissando un oggetto lontano, un bel paesaggio fuori dalla finestra dell’ufficio.
L’allenamento oculare può essere una soluzione. Un vero e proprio training è utile a prevenire la secchezza agli occhi.
L’occhio è senza dubbio un organo molto delicato e importante per l’uomo. Il lavoro al videoterminale comporta un impegno visivo, dovuto anche ai movimenti dello sguardo dallo schermo alla testiera e viceversa, o per consultare testi scritti. Le conseguenze possono essere cefalea, visione sdoppiata, vista annebbiata.
Gioca un ruolo fondamentale l’illuminazione all’interno degli uffici; è da preferire quella naturale. Qualora vi siano lampade, devono essere esenti da sfarfallii.
Vanno regolate inoltre le tende delle finestre onde evitare uno sforzo visivo. Devono anche essere regolati al meglio il contrasto e la luminosità dello schermo.
Nel caso in cui il lavoratore sia presbite, la graduazione dell’occhiale da vista deve tener conto della maggiore distanza dallo schermo del pc rispetto a quella comunemente usata durante la lettura.

L’astenopia

Uno dei disturbi tipici di opera costantemente al pc è l’insorgenza dell’astenopia, che è l’insieme dei danni a carico dell’apparato oculo-visivo; una sindrome abbastanza complessa dovuta ad una visione ravvicinata prolungata nel tempo, dovuta alla perdita di efficienza nel tempo dei muscoli del bulbo oculare. Il lavoro al pc mette infatti a dura prova i muscoli interni ed esterni agli occhi.
Le statistiche rivelano che l’astenopia si manifesta prevalentemente nelle persone affette da presbiopia (incapacità irreversibile della messa a fuoco da vicino).
Quali sono i sintomi?

  • visione sfocata o sdoppiata;
  • dolore e lacrimazione;
  • fastidio alla luce (fotofobia);
  • prurito oculare, come se ci fosse un corpo estraneo nell’occhio.

Un rimedio potrebbe essere l’utilizzo di lacrime artificiali. La situazione può accentuarsi nel caso in cui vengano indossate lenti a contatto (favoriscono la secchezza oculare).