Epatite C: quali sono le mansioni a rischio?

L’epatite C è una malattia infettiva che si trasmette tramite contatto diretto con sangue infetto.
Il virus dell’epatite C può causare importanti malattie al fegato, tra cui cirrosi e cancro.
In uno stadio avanzato si avvertono sintomi importanti, come l’ittero, caratterizzato da colore giallastro della pelle e degli occhi, prurito in più parti del corpo, dolori addominali e febbre leggera.
Il rischio da trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza è basso.
Raramente la malattia viene contratta sessualmente.

La prevenzione

Il periodo d’incubazione del virus dell’epatite C varia dai 15 ai 150 giorni.
Non esiste un vaccino contro l’epatite C; di conseguenza, la prevenzione riguarda l’istruzione dei malati e la riduzione dei fattori di rischio.
Chi ha contratto l’epatite C dovrebbe coprire eventuali ferite, non condividere rasoi, forbicine o spazzolini da denti e informare della propria malattia i familiari e gli operatori sanitari che possono entrare in contatto con il suo sangue.
Il Medico Competente aziendale deve provvedere alla messa in atto di tutte le misure di prevenzione per le persone a contatto con i pazienti in strutture ospedaliere.